Angera: la Rocca

 la Rocca di Angera domina la valle e il paese di Angera
Stupefacente è il percorso all’interno delle solenni Sale Storiche, abbellite da preziosi affreschi, antiche tele e decorazioni originarie.
All’interno della Rocca è ospitato il Museo della bambola e del giocattolo che ripercorrendo la storia del gioco dal XVIII secolo fino ai giorni nostri.
Circondato dalle mura merlate, il Giardino medievale illustra le peculiarità del giardino nel Medioevo dal punto di vista storico e botanico.

Incorniciata dalle Prealpi lombarde, La Rocca Borromeo di Angera è oggi il simbolo stesso della cittadina, dominando il paese dall’alto di un colle in roccia calcarea dell’estremità meridionale del Lago Maggiore., che declina dolcemente verso l’entroterra.
Dalla parte opposta, verso le sponde del lago, uno strapiombo roccioso caratterizza la vista del castello dal lago, protagonista del paesaggio e del panorama da Arona e da diversi altri centri posti sulle sponde piemontesi del Lago Maggiore o sulle pendici dei colli.

Dalla sommità della Torre castellana, tra le parti più antiche del castello, si gode un panorama di rara suggestione.
Ad essa si oppone, sul lato meridionale, la Torre di Giovanni Visconti, aggiunta nel XIV secolo.
Fra le due torri, sul lato occidentale, si trova l’Ala Viscontea, risalente al XIII secolo: al suo interno la Sala di giustizia ed il suo ciclo di affreschi rivestono un ruolo rilevante nell’ambito della pittura lombarda del periodo.

Storia della Rocca di Angera

La Rocca, la cui struttura difensiva risale ai tempi romani e longobardi, non conserva segni veri e propri di tale epoca. Le sue mura risalgono al XII ed al XIII secolo nelle parti più antiche.
All’interesse militare la rocca unì la prerogativa d’essere una sicura base di rifugio per molti arcivescovi milanesi in periodi travagliati del loro episcopato.
Per tutto il medioevo la posizione strategica particolarmente favorevole per il controllo dei traffici del lago determinò l’importanza sia della rocca che del borgo.

Le successive lotte tra Torriani e Visconti vedono la rocca quale principale testimone.
Il 1277, con la vittoria di Desio da parte dell’arcivescovo di Milano, Ottone Visconti, segna l’imporsi della casata viscontea su quella dei Torriani.
Pur facendo parte dei beni della Mensa arcivescovile, la rocca di fatto viene tenuta dai Visconti.

Solo nel 1384, Caterina Visconti, moglie di Gian Galeazzo, otterrà dall’antipapa la cessione, anche di diritto, della rocca d’Angera, chiudendo così definitivamente la lunga appartenenza del fortilizio alla mensa arcivescovile milanese.
Nel 1449 il castello, insieme alla pieve di Angera, viene acquistato dai Borromeo, la cui famiglia è ancora oggi proprietaria.I Borromeo, a quel tempo già proprietari della rocca di Arona, in seguito andata distrutta, si garantivano così il controllo sui traffici e la navigazione del Lago.

Il Museo della Bambola e del Giocattolo

Dal 1988 la Rocca ospita un museo unico nel suo genere, primo in Italia e tra i più importanti d’Europa. Nato come Museo della Bambola, si è ingrandito nel corso degli anni proponendo sezioni dedicate all’abbigliamento infantile ed ai giocattoli.

Il Giardino medievale alla Rocca Borromeo di Angera

Dopo la fortunata mostra del 2008 “Il Paradiso in Terra”, dal 2009 la Rocca di Angera propone al visitatore anche un percorso all’aria aperta, alla scoperta di un Giardino medievale.
Esso vuole essere uno dei tasselli di un più ampio itinerario storico-botanico sul Lago Maggiore, collegato agli altri giardini dei Borromeo: quello barocco “all’Italiana” dell’Isola Bella e quello botanico dell’Isola Madre.

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