Torre della Campanella – Bergamo

È la torre di accesso alla Cittadella, eretta da Rodolfo Visconti intorno al 1385 per difendersi dagli attacchi nemici e come presidio in caso di insurrezione popolare, e chiamata “Hospitium Magnum”, ovvero la Grande Residenza.
Ce la troviamo proprio di fronte una volta giunti in Piazza Mascheroni, arrivando da via Colleoni.
La riconosciamo perché è interamente intonacata da un probabile restauro eseguito nel XIX secolo e perché è arricchita da un originale affresco dipinto nel ‘800, in periodo di dominazione austroungarica.
Oltre all’aquila bicefala, simbolo della dominazione asburgica, nell’affresco sono presenti gli stemmi delle due grandi signorie che hanno caratterizzato la storia di Bergamo: il biscione con un uomo fra le sue fauci, simbolo dei Visconti, e il leone alato, stemma dei veneziani che dominarono Bergamo per oltre tre secoli e mezzo, dal 1428 al 1797.
Il restauro di questo affresco del XIX secolo, fu eseguito da Andrea Mandelli negli ultimi decenni del XX.
La torre presenta una porta ogivale unghiata che collega piazza Mascheroni alla Cittadella.
Sopra la porta, un originale balconcino con ringhiera in ferro, del XVIII secolo.
Alla sommità della torre troviamo una cella campanaria di foggia slava, che dà il nome alla stessa Torre.
I cinque pinnacoli vennero aggiunti nell’Ottocento e non hanno nessuna corrispondenza architettonica italiana del tempo.
Tutta questa parte ricorda infatti l’architettura boema o polacca, difficile vedere la mano di un architetto italiano.
Sulla facciata sinistra all’interno del sottopassaggio, in una nicchia dai contorni blue e rosso vi è la raffigurazione della Madonna benedicente con il Bambino con una aureola luminosa, un san Cristoforo dalla veste rossa con il Bambino sulla spalla, raffigurazioni che erano ex voto risalenti al XVI secolo.
L’esterno della torre ha bugnature monocrome a prisma che riprendono il colore dei due pinnacoli posti a fianco del balconcino.
Il sotto-gronda presenta un motivo ad archi spezzati che segue tutto il contorno della torre anche se poco visibili sulla facciata verso la piazza visconte, dipinti risalenti al XVII e XVIII secolo.

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