Pieve di Santa Maria Assunta di Soncino

Iniziamo la nostra visita a Soncino, dalla pieve di Santa Maria Assunta.

Siamo alle spalle di piazza Garibaldi e arrivandovi la si riconosce chiaramente per via della facciata in cotto, sulla quale si apre un bel pronao con colonne in marmo e, alla base, due leoni in pietra.

Al di sopra un grosso rosone illumina il tratto iniziale della chiesa.

Affiancati all’ingresso principale due archi più piccoli svolgono la funzione di ingressi secondari, mentre sulla sommità tre pinnacoli scandisono la divisione della facciata.

La chiesa di Santa Maria Assunta venne fondata nel V secolo e da un paio di secoli più tardi svolse anche la funzione di sede vescovile.

In realtà però la struttura che possiamo ammirare anche oggi è frutto di diversi lavori di rimaneggiamento operati durante gli anni.

L’ultimo di questi risale al XIX secolo, dopo un grosso terremoto che arrecò gravi danni alla chiesa.

In quest’occasione è stata eretta l’imponente cupola ottagonale che precede l’altare maggiore.

Il campanile è rimasto quello romanico, al quale è però stata aggiunta una statua in rame alla fine dell’ottocento.

A stupire maggiormente della pieve di Santa Maria Assunta sono gli interni, estremamenti ariosi e dotati di affreschi dal colore blu acceso lungo tutte le volte della navate centrale, che conduce fino alla cupola.

Le decorazioni interne sono in stile neobizantino e tra tutte spicca anche la tela che rappresenta Vespasiano che fa liberare Giuseppe Flavio dalle catene, in pieno stile caravaggesco.

A metà della navata sinistra si trova inoltre un affresco medievale che ritrae la Santissimia Trinità, in cui le tre figure sono rappresentate come persone identiche, anziché il classico Padre, Figlio e Spirito Santo.

Ciò spinse le autorità ecclesiastiche a far coprire l’affresco, riportato alla luce solo alla fine del XIX secolo.

Tra le cappelle presenti all’interno della chiesa c’è anche quella dedicata al Santo Presepe, costruita nel 1610 per ospitare la reliquia della mangiatoia della sacra grotta, che purtroppo venne distrutta durante un incendio e venne ricostruita in stile neoclassico.

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