Si tratta di un manufatto unico in tutta l’architettura castellana europea e rappresenta una delle più formidabili opere di ingegneria militare medievale.
La sua realizzazione rispondeva a uno scopo ben preciso: consentire ai signori di Milano di entrare e uscire dal Castello senza essere visti.
E’ un passaggio dalle proporzioni gigantesche: é lunga 167 metri e larga 7, delimitato da possenti mura e avente proporzioni macroscopiche a colmare un dislivello di 10 metri tra il Maschio fortificato e l’area dell’ex Rocca Vecchia.
Artefice del miracolo architettonico fu Luchino Visconti, che nel 1347 trovò il modo di proteggere gli spostamenti dei signori di Milano dal castello all’esterno, nascondendoli agli abitanti del borgo e tutelandoli in caso di necessarie fughe estemporanee.
La strada coperta è una costruzione possente che é rimasta intatta nella sua colossale struttura che venne utilizzata anche dalle forze militari nel corso delle due guerre mondiali: ancora nell’ultima guerra mondiale i tedeschi vi facevano passare i pesantissimi carri armati “Tigre” senza creare nessun spostamento di mattoni.
Ancora fino all’incirca agli anni ’60 sempre per movimentare mezzi e artiglieria pesante: sorprende il fatto che la struttura non ha mai mostrato alcun segno di cedimento o criticità, rivelandosi estremamente resistente al tempo e alle intemperie, interdette grazie a una copertura a soffitto ligneo e muratura.
La sua realizzazione costò cara ai vigevanesi in quanto vennero abbattute diverse abitazioni dell’allora borgo.
Una moderna opera manutentiva sovvenzionata dal comune per un valore di circa 400.000 euro ha rappresentato l’opportunità di riportare alla luce alcuni stemmi storzeschi e, sorprendentemente, tracce della cappella di Beatrice d’Este, presumibilmente realizzata da Donato Bramante autore dell’omonima torre.
