Falconiera

Di seguito alla terza scuderia si presenta l’edificio della Falconiera, iniziata nel 1475 da Galeazzo Maria Sforza e portata a termine da Ludovico il Moro.

E’ così chiamato perché dal suo terrazzo con loggiato colonnato come narrano i cronisti del tempo “si facevano volare alla campagna falconi e sparvieri” addestrati per la caccia.

L’edificio, posto di testa e comunicante con la scuderia, ha cortile interno e rampa per i cavalli che conduce al piano loggiato e da qui, attraverso un passaggio coperto, direttamente al maschio.

La Falconiera, costruita su due piani, ospita al piano terra, diverse stanze con volte lunettate poggianti su peducci ed al primo piano una loggia con colonne e pilastri a capitelli reggenti archi a tutto sesto, mentre la parete di fondo presenta un muro pieno alleggerito solo da grandi aperture anch’esse a tutto sesto.

Sullo stesso livello un passaggio aereo loggiato, con colonne di pietra ed archi, realizzato sulla trasformazione dell’antico pontile trecentesco, conduce al maschio.

L’altro porticato aereo collegato porta alla Loggia delle Dame, edificio fatto costruire da Ludovico il Moro per la moglie Beatrice d’Este e realizzato dal Bramante, composto dalle stanze per la Principessa e le sue dame e da un giardino pensile (oggi scomparso).

I corpi che costituiscono la Falconiera hanno strutture verticali costituite da muratura in mattoni pieni e colonne in pietra.

Le strutture orizzontali sono costituite da volte in muratura a p.t. e da solai lignei al piano superiore.

La copertura è a due falde a padiglione, con struttura in legno e manto in coppi.

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